Supply Chain Management
Come imparare a gestire correttamente la catena degli approvvigionamenti e perché il Supply Chain Manager è una figura chiave in azienda.
Chiamalo, se vuoi, effetto farfalla. Negli ultimi anni, abbiamo imparato che in un mondo estremamente interconnesso come il nostro, anche il più piccolo degli imprevisti può portare a conseguenze disastrose. Si pensi, ad esempio, all’impatto disruptive che la pandemia - e i lockdown che ne sono conseguiti - ha avuto sui processi produttivi a livello globale.
Ci si è immediatamente resi conto di quanto fosse fragile il meccanismo sul quale si regge la cosiddetta “catena degli approvvigionamenti” (o supply chain). Nel giro di poche settimane, interi settori industriali - come quello automobilistico - sono stati costretti a fermarsi per la mancanza di materie prime e componenti necessari alla realizzazione dei prodotti.
In questo scenario, la figura del supply chain manager (e tutte le altre figure legate alla catena di approvvigionamento) è divenuta tra le più importanti per guidare e favorire la ripresa economica mondiale. Esattamente, però, chi è e cosa fa un supply chain manager? Come mai è sempre più importante? E quali sono i percorsi formativi che permettono di diventarlo? Scopriamolo insieme.
Che cos’è la Supply Chain Management
Traducibile in italiano con “Gestione della catena degli approvvigionamenti", la Supply Chain riveste un ruolo di primaria importanza nei processi produttivi, economici e finanziari globali.
Dalla corretta gestione della catena degli approvvigionamenti, infatti, passa la capacità delle aziende di produrre beni o servizi in base alla domanda e alle necessità del mercato. In altre parole, la capacità del sistema economico di produrre e distribuire ricchezza e garantire una costante crescita economica.
La Supply Chain riguarda la gestione del magazzino e delle scorte necessarie alla produzione di un bene, ma non solo. Dalla sua introduzione nel 1982, il concetto di Supply Chain Management è stato più volte rivisto ed espanso, sino ad arrivare ad abbracciare l’intero ciclo di produzione di un determinato bene o servizio. Insomma, un processo che coinvolge ogni singolo istante del flusso di produzione, dal reperimento delle materie prime sino alla consegna al cliente finale.
Un settore strategico, che vede l’impiego di figure professionali ad alta specializzazione, tra le più richieste sul mercato del lavoro. Scopriamo insieme quali sono e quali i percorsi formativi da seguire per diventarlo.
Chi è e cosa fa il Supply Chain Manager
Tra tutti i professionisti coinvolti nei processi di gestione del ciclo di approvvigionamento, il Supply Chain Manager è responsabile dell’intera catena logistica. È chiamato a supervisionare e coordinare tutte le attività inerenti alla gestione del magazzino, degli ordinativi e della realizzazione dei prodotti.
Dalle azioni e dalle decisioni del manager della catena logistica e degli approvvigionamenti dipende la continuità operativa dell’azienda. Tra le attività che il Supply Chain Manager si troverà a gestire, troviamo:
Individuazione e scelta dei fornitori;
Supervisione e analisi del magazzino e delle scorte;
Definizione di beni e servizi da acquistare;
Negoziazione del budget di approvvigionamento;
Controllo dell’andamento delle vendite;
Planning delle attività a breve, medio e lungo termine.
Una professionista che deve possedere capacità e skill (sia soft, sia hard) eterogenee e varie, acquisite nel corso di anni di esperienza, ma non solo. Un bravo Supply Chain Manager deve avere, ad esempio, doti di leadership e gestione del gruppo di lavoro, oltre a quella che oggi viene definita digital dexterity (DD), ossia la capacità di adattarsi molto velocemente alle nuove tecnologie (come l’intelligenza artificiale, ad esempio).
Supply Chain Specialist: chi è, cosa fa e come diventarlo
Nelle aziende di grandi dimensioni o con catene di fornitura complesse, dove i processi di gestione sono decisamente più complessi, alla figura del Supply Chain Manager si affianca quella dello Specialist.
Pur condividendo parte delle responsabilità e delle attività, lo Specialist si occupa principalmente delle attività quotidiane, supervisionando il funzionamento della catena degli approvvigionamenti nel breve e brevissimo periodo.
Dall’altro lato, invece, il Manager si occupa più della pianificazione a medio e lungo termine e verifica che questa venga applicata in concreto dallo (o dagli) Specialist.
Supply Chain Analyst: chi è, cosa fa e come diventarlo
L’analista della catena degli approvvigionamenti lavora solitamente su un singolo progetto - come lo sviluppo di uno dei prodotti o l’individuazione di nuovi fornitori per un prodotto già esistente - e si occupa di pianificare, analizzare e monitorare lo “stato di salute” della Supply Chain aziendale.
Il suo lavoro, quindi, è quello di stringere rapporti durevoli con i fornitori, in modo che il processo di sviluppo e produzione non si interrompa mai. Dovrà, quindi, analizzare lo stato logistico interno all’azienda, così da prevederne per tempo le necessità e far sì che non si sia mai costretti a interrompere i processi produttivi.
I corsi CUOA dedicati
Il Master e i corsi executive del CUOA dedicati al Supply Chain Management sono strutturati appositamente per permettere di acquisire le skill oggi necessarie per intraprendere questa professione. Basati su una didattica esperienziale, permettono di acquisire le capacità “sul campo”, grazie a visite aziendali e al confronto continuo con esperti e professionisti del settore.