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News - Notizie

CUOA Evolution

CUOA Evolution

1957 – 2022: 65 anni di lavoro costante per lo sviluppo delle competenze più moderne e aggiornate nella gestione d’impresa e di una imprenditorialità etica e consapevole e camminiamo al fianco di persone e imprese, perché possano trasformare i loro obiettivi in progetti e risultati concreti. Siamo in continua evoluzione, come lo sono i nostri Alumni.

E per festeggiare un'occasione così speciale presentiamo CUOA EVOLUTION, una celebrazione che valorizza le esperienze e i traguardi dei nostri Alumni per dare nuova ispirazione e fiducia agli Alumni di domani. In questi 65 anni abbiamo avuto la fortuna di crescere insieme a loro e questo è il luogo in cui vogliamo raccontare la loro evoluzione.

Se anche tu desideri imprimere una svolta al tuo percorso professionale contattaci per un colloquio conoscitivo. Vogliamo continuare a fare ciò che facciamo da 65 anni, ascoltare i tuoi sogni.


Camillo Di Tullio

"Quando mi sono iscritto al CUOA correva l’anno 1994. Scelsi il Master MIM5 (Master in Marketing e Comunicazione). Era l’anno di Susanna Tamaro che pubblicò 'Và dove ti porta il cuore', nasceva Forza Italia, e le radio suonavano gli Afterhours con 'Dentro Marilyn' e Jovanotti con 'Penso positivo'. La fotografia e le arti marziali erano i miei passatempo. Avevo chiaro l’obiettivo di entrare in una multinazionale per fare marketing. Il CUOA è stato fondamentale: Colgate-Palmolive mi ha aperto le porte, seguito poi da Hill’s Pet Nutrition, Danone e Black&Decker. Le mie esperienze in azienda hanno avuto sempre una costante: creare situazioni dal nulla. Mi sono sempre trovato davanti al cosiddetto foglio bianco. Oggi le chiamano start-up. Avere un foglio bianco davanti presenta enormi vantaggi: sei tu a fare la strada; ma anche tanti svantaggi: essere un manager di frontiera non ti garantisce nulla. Ma vuoi mettere?

Oggi non pratico più arti marziali, continuo a fotografare, mi occupo di big data e digital marketing in una importante telco nazionale e, soprattutto, accompagno la mia attività professionale insegnando al CUOA. Da oltre 10 anni mi piace condividere la mia esperienza nel fare marketing, con l’obiettivo di aggiornare e formare le generazioni attuali e future che guideranno le nostre aziende".
 

Camillo Di Tullio – Digital Brand Manager


Luca D'Alba

“Quando mi sono iscritto al CUOA correva l’anno 2001 e avevo 27 anni. Già al tempo ero appassionato di musica: ascoltavo Vasco, Ligabue, Jovanotti e poi tutte le band del momento, U2 e Oasis su tutte. Un’altra grande passione era quella del calcio, la Juventus in particolare. Anche viaggiare mi emozionava un bel po'. Nella vita mi sono sempre ispirato ai miei genitori: già al tempo i miei obiettivi erano costruire una famiglia e realizzarmi professionalmente, cercando di mantenere il giusto equilibrio tra questi due aspetti.

L'esperienza CUOA è stata fondamentale per farmi capire cosa avrei voluto fare nella mia vita professionale e per fornirmi gli strumenti per realizzare i miei obiettivi. Oggi sono General Manager di Autogrill con responsabilità sulle attività commerciali europee e sulle attività operative Italia. Continuo ad essere appassionato di musica e grande tifoso juventino. Continua a piacermi viaggiare, mi appassiona molto l'arte, ma la cosa che più mi emoziona è vedere giorno dopo  giorno come crescono le mie due bimbe Anna Maria ed Elisa.

Buon Compleanno CUOA! Ti auguro di continuare a coltivare talenti fornendo alle tante ragazze e ragazzi che vogliono lavorare in azienda gli strumenti fondamentali per poter realizzare i propri sogni”.

 

Luca D’Alba, General Manager di Autogrill S.p.a.

 


Marta Barbieri

"Mi sono iscritta all'MBApart time International Program al CUOA nel 2009. Allora avevo 26 anni. In quel periodo lavoravo per gran parte del tempo in Svizzera, dove mi occupavo di supply chain per Fiamm. Immancabile, dunque, nei miei lunghi viaggi in auto da Vicenza la musica. A seconda delle giornate e del mio umore, spaziavo dal rock anni ’80 di David Bowie alle ballate romantiche anni ’90 di Bryan Adams, passando per autori italiani come Lucio Battisti e Francesco De Gregori. I loro pezzi, cantati a squarciagola stringendo il volante dell’auto, erano davvero una valvola di sfogo contro la tensione lavorativa. Un rimedio a cui ancora oggi, per quanto i chilometri percorsi siano nettamente inferiori, a volte ricorro. 

Musica a parte, nel 2009 ad appassionarmi erano la barca a vela (avevo da poco ottenuto la patente nautica), lo sci (proprio in quell’anno vinsi una gara aziendale) e i viaggi. Reduce da due settimane a Stintino per rigenerarmi e assaporare i paesaggi straordinari della Sardegna, ricordo che, a fine estate, volai a New York con la famiglia. L’aria che si respira nella Grande Mela è da sempre per me un’iniezione di energia. “Ch ch ch changes” cantava David Bowie nel 1973, inneggiando all’importanza di sapersi rinnovare, scommettendo sul cambiamento. Guarda caso poche settimane dopo iniziai la mia nuova avventura al CUOA. Fin dal primo anno di Università la mia priorità era diventare una professionista solida con un percorso formativo e professionale coerente. Desideravo crescere non solo dal punto di vista professionale, ma anche umanamente. Per questo motivo ho sempre cercato di mantenere una mentalità aperta e uno sguardo internazionale. 

L’esperienza CUOA mi ha permesso di maturare una visione più ampia dei processi in azienda. Grazie al Master ho ampliato il mio percorso professionale, fino a ottenere la responsabilità di una intera supply chain che si estende dalla gestione cliente (customer care) alla gestione fornitori (procurement), passando per la pianificazione (demand, material, production, sales planning) e per il polo logistico centrale. Un ruolo, dunque, in cui fare network e confrontarsi con persone diverse è risultato da subito fondamentale. Ho sempre creduto tantissimo nella diversity, che apre nuovi orizzonti e nuovi punti di vista. La ricchezza di esperienze e competenze è, a mio avviso, l’ingrediente “segreto” a cui nessuna azienda dovrebbe rinunciare.

Ricopro il ruolo di Procurement and supply chain director in Sit group, multinazionale quotata in Borsa Italiana leader nei sistemi di controllo di gas e di acqua.

I miei gusti musicali sono rimasti invariati. Non mi fisso mai con un artista in particolare o con un genere. Amo immergermi nella diversità e lasciarmi guidare dalle emozioni che ogni nota è in grado di scatenare. Allo stesso modo mi lascio trasportare dal cinema e dalla tv on demand. Accanto ai film d’autore, non disdegno anche la leggerezza di una serie tv meno pretenziosa. Lo schermo, in fondo, è uno strumento per evadere dalla realtà, un modo per sognare a occhi aperti. Per spiegare le ali e volare via, oltre le nuvole e sopra il mare. Il mio amato mare della Croazia, dove da bambina trascorrevo le vacanze e dove ancora oggi torno ogni anno. Se le lunghe passeggiate sotto i cedri del Libano di Rovigno sono ormai un appuntamento fisso dell’estate, altri mari e altre vegetazioni restano impressi nella mia mente ogni giorno dell’anno. Sono gli oceani della Nuova Zelanda e delle Isole Cook, meta del mio viaggio di nozze di qualche anno fa. Poche altre cose nella vita mi hanno emozionato come quei paesaggi, tra foreste di felci e chilometri di coste selvagge. Se chiudo gli occhi sento ancora l’odore di salsedine e il vento che mi accarezza il viso. Viaggiare è un'emozione continua, perché, anche quando il viaggio è finito, lo portiamo sempre dentro di noi.

Mi auguro che il CUOA continui a formare menti aperte, a investire nelle relazioni e a fare rete col territorio, oltre che con l’estero. Ancora oggi la mia esperienza all’Università del Michigan (partnership resa possibile dal CUOA) è un ricordo che serbo nel cuore con nostalgia e gratitudine e dunque: tanti auguri CUOA".

 

Marta Barbieri, Procurement and Supply Chain Director di Sit Group

 

Giulio Mandruzzato

"Ho deciso di iscrivermi al CUOA quando avevo 32 anni: al tempo ero Key Account manager in un’azienda di packaging per il settore personal care e cosmetica. Ero fan della musica techno, che ascoltavo fin dagli anni dell’università, e ogni momento libero lo sfruttavo per andare al mare o al lago a fare kite surf. D’inverno invece ero in pista a sciare e seguivo il motorsport. Ricordo che il mio sogno era quello di riuscire ad arrivare al vertice di un’azienda, ricoprendo un ruolo manageriale di responsabilità.

Al CUOA ho avuto modo di dare forma a questo desiderio, prima di tutto colmando molte delle lacune che sentivo di avere: il CUOA mi ha permesso di completare le conoscenze con una visione più trasversale dell’azienda. Soprattutto, durante l’MBA, si è creato un network di persone che ancora oggi frequento. Con alcune di esse ho avuto anche modo di avviare attività imprenditoriali. Oggi sono il CTO di un importante gruppo industriale che si occupa di progettare e costruire macchine per il settore tessile. Una grande organizzazione multinazionale italiana con sedi in diversi paesi.

A tutt’oggi sono ancora appassionato di musica techno e lo sport è rimasto al centro del mio tempo libero, con la sola differenza che ho aggiunto anche la disciplina del golf. Tanti sogni, personali e professionali, si sono realizzati; non ultimo quello di non limitarmi a seguire il motorsport da spettatore ma scendere a fare anche qualche giro in pista.  Tanti Auguri CUOA per questo tuo grande traguardo. Che tu possa continuare a offrire opportunità e motivazione assieme a crescita personale e professionale. La stessa che ci hai regalato in questi 65 anni".

Giulio Mandruzzato, Director of R&D and Technical departments di SANTEX RIMAR GROUP


Francesco Pezzutto

"Quando mi sono iscritto al CUOA avevo 43 anni. Non più un giovanotto. Sono da sempre appassionato di viaggi e di sport: viaggi perché sono curioso, e la curiosità mi permette di conoscere e capire culture e persone con caratteristiche diverse dalle mie, e quindi di crescere come persona; sport perché alla base di questo c’è passione, dedizione e preparazione, elementi che fanno emergere il talento. Tutte caratteristiche che messe assieme pongono l’uomo al centro della propria realizzazione.

Il mio percorso formativo e professionale era stato fino a quel momento principalmente di tipo tecnico-scientifico, avendo infatti prima conseguito una Laurea in Scienze dell'Informazione, poi intrapreso un percorso professionale inizialmente come Analista Programmatore, poi come IT Manager e in seguito come Chief information Officer.
Avevo però capito che le possibilità di crescita nel futuro si sarebbero basate sulla mia capacità di acquisire competenze trasversali e di condividere esperienze con persone diverse dal mio percorso professionale, e di qui la scelta di partecipare all'Executive MBA part-time del CUOA.
 
L’esperienza è stata molto costruttiva sia dal punto di vista delle competenze acquisite ma anche e soprattutto dal punto di vista personale. Mi ha permesso di creare relazioni tutt'ora molto forti. Con i compagni dell’MBA abbiamo condiviso un percorso che ha fatto evolvere la mia capacità di pensiero, per me un grandissimo risultato. E proprio per questo la domanda che mi pongo è: se non lo avessi fatto? Potrei fare mille ipotesi di cosa sarebbe successo, ma la mia convinzione è che questo evento è stata la chiave di volta per innescare in me un vero e proprio cambiamento di approccio alla vita, ora più orientata alle persone anziché alle cose.
 
Oggi mi piace poter dire che mi occupo di migliorare il lavoro dei colleghi grazie alle tecnologie. Certo il mondo attuale non può prescindere dalle innovazioni, la differenza però non la fanno esclusivamente le competenze tecniche possedute, ma la capacità di mettere insieme personeprocessi e tecnologie. Il mio lavoro è proprio questo, conoscere le persone e insieme a loro progettare e adottare tecnologie per migliorare i processi. Oggi ricopro un ruolo che ritengo di grande responsabilità: guido la trasformazione digitale di un'azienda che si distingue da sempre nel settore tecnologico e che su questo campo, giorno per giorno, si gioca il suo futuro. è un ruolo stimolante dove la passione e la curiosità sono fondamentali quanto la competenza tecnica.
 
L'azienda si chiama Friul Intagli Industries ed è uno dei più importanti produttori di mobili in kit per la grande distribuzione mondiale.

Le vere passioni non cambiano nel tempo, ma evolvono. Viaggiare e visitare luoghi, conoscere culture e persone diverse, così come i valori dello sport come rispetto, impegno ed appartenenza, nel tempo mi hanno insegnato che l’uomo è fatto di emozioni e che queste lo rendono più consapevole delle sue capacità.

Il CUOA è il luogo nel quale mondo accademico, economico e manageriale si incontrano, con l'obiettivo di formare le generazioni future. Riveste un ruolo etico, perché offre opportunità di crescita e realizzazione, e benessere per il territorio. E’ un patrimonio di grandissimo valore. Tanti Auguri CUOA! Altri 65 anni… e più, di grandi successi! Ad maiora, semper".
 
Francesco Pezzutto, Chief Information & Digital Transformation Officer di Friul Intagli Industries S.p.A.
 
 
 
 

Ingrid Gacci

"Quando mi sono iscritta al CUOA era l'anno 2002. Ascoltavo tanta musica italiana, su tutti Mina e Paolo Conte, e avevo un grande legame con il mare della Versilia e con i suoi divertimenti. Provenendo da una famiglia con un babbo piccolo-imprenditore e una mamma casalinga, di origine olandese, mi è stato impresso un certo pragmatismo protestante: l'etica del lavoro e dello studio convivono con l'attenzione agli altri e una sensibilità ai risvolti delle diverse azioni intraprese. Ho sempre pensato che studiare fosse il modo corretto per progredire, sia a livello personale che professionale. E quest'ultima è sempre stata la mia grande ambizione: imparare cose nuove, essere parte della soluzione, fare la differenza.
Il Master è stato un progetto coltivato a lungo, per il quale ho risparmiato per diversi anni, e che con il CUOA è riuscito a concretizzarsi. Non ho infatti esitato a prendermi un anno di aspettativa non retribuita dalla banca in cui lavoravo a quei tempi. Mi sono iscritta al MAGI full-time e da lì sono partita verso nuovi lidi.

Il CUOA mi ha dato la chiave per analizzare i fatti e gli avvenimenti che accadevano in azienda in maniera strutturata ed inserirli in un contesto più ampio. Mi ha insegnato a cercare i legami con gli altri attori dell’organizzazione e in questo contesto comprendere che i clienti dell’azienda non sono solo quelli esterni ma anche quelli interni. Mi ha inoltre insegnato l'estrema importanza delle relazioni. Dopo aver lavorato nel settore finanziario e industriale e aver acquisito esperienza nella gestione di team sia in Italia che in Olanda - dove ancora oggi vivo - ho deciso che era tempo di dare una nuova svolta alla mia vita. Oggi mi occupo di pubblicazioni on-line. Sono direttore e fondatore di una piattaforma italiana, riskcompliance.it, che fa capo a un gruppo europeo. Si tratta di una community di manager, top manager e professionisti in ambito rischio, compliance e governance, nella quale diverse aziende promuovono i loro servizi. Per me è una nuova esperienza da imprenditrice. E poi ho scoperto l’emozione di fare immersioni subacquee. Sono stata in diversi Paesi per vedere pesci e coralli meravigliosi e non sono mancati incontri con squali e mante giganti. Oggi mi appassionano le serie crime inglesi e scandinave. 
 
Penso che il CUOA ed i suoi fondatori, nel 1957, abbiano avuto una grande intuizione. Creando il nucleo da cui si sono sviluppati i master. Per cui l’augurio per il CUOA e per gli studenti è di mantenere la capacità di guardare ai nuovi percorsi e alle nuove sfide che attendono l'Italia, inserita a pieno titolo nel contesto europeo e internazionale. Ancora tanti auguri!".
 
Ingrid Gacci, Director of Risk&Compliance Platform Europe
 
 

Rudy Morandin

"Quando mi sono iscritto al CUOA correva l'anno 2000 e avevo appena compiuto 25 anni. Essendo cresciuto negli anni ’90 ascoltavo tantissima musica di quell’epoca, soprattutto il genere grunge. Davo gli ultimi calci al pallone ed ero informatissimo su qualsiasi tipo di sport. Tante emozioni mi legavano a quel mondo: successi di squadre italiane e dei miei idoli, che venivano sì dal calcio ma anche dal basket, dallo sci, dal tennis, dall’atletica e tanto altro. Ero curioso e avevo chiaro in testa che avrei voluto esplorare il mondo. In qualche modo pensavo che obiettivi di vita e professionali sarebbero andati di pari passo. Quello che non mi era chiaro era come avrei potuto realizzare questa idea di “esplorazione". Il CUOA è stato il veicolo per realizzare questo sogno. Mi ha aperto una finestra sul mondo della gestione aziendale che non conoscevo; in secondo luogo mi ha fatto conoscere persone eccezionali, i miei compagni d’aula, alcuni dei quali sono stati determinanti per il mio percorso; in ultima battuta mi ha messo in contatto con il mondo del lavoro attraverso l’esperienza di stage dalla quale poi ha preso avvio il mio percorso professionale.
 
Da 15 anni lavoro per il gruppo Pirelli in ambito Human Resources. Questa storica azienda mi ha dato la possibilità di realizzare il mio sogno di esplorare il mondo: ho vissuto in città quali Milano, Birmingham, Shanghai, Pechino e New York. Ho lavorato come responsabile Human Resources in Europa, Asia Pacific e Nord America. Ad aprile 2022, dopo più di 10 anni all’estero, sono rientrato in Italia dove continuo a occuparmi, come professionista HR, di Asia e di altri progetti innovativi in ambito italiano.

Oggi ascolto meno musica di un tempo, continuo a tenermi informato sul mondo dello sport, ascolto i podcast del Wall Street Journal e amo camminare in città. Mi emoziono quando guardo mia figlia, nata qualche mese fa. Il CUOA era gia’ una realta’ di eccellenza vent’anni fa, ma nelle ultime due decadi ha saputo arricchire l’offerta e strutturarsi sempre di più. Il CUOA è l’esperienza che mi ha permesso di realizzare i miei sogni per cui: Tanti auguri!".
 
Rudy Morandin, Vice President of Human Resources in Pirelli
 
 
 

Alberto Bressan

 
"Mi sono iscritto al CUOA nel lontano 2005, al termine del mio percorso di Laurea. Avevo 25 anni, ero sempre affamato di musica e di mare, ma anche di responsabilità. I miei sogni erano principalmente due, gestire un progetto di business dall'inizio alla fine e fare un'esperienza all'estero. Ed è qui che CUOA ha inciso in modo fondamentale. Mi ha infatti fornito le risorse tecniche e umane per affrontare queste sfide e non ho neppure dovuto attendere la fine del Master per vederle realizzate entrambe. E poi, a 32 anni, ci sono tornato al CUOA: per frequentare l'Executive MBA.
Al tempo ero in attesa di diventare papà e dunque potete immaginare con quale intensità ho vissuto quel secondo appuntamento con la Business School.
 
Oggi guido un bellissimo team all'interno della startup che ho fondato, legata al mondo dell'abbigliamento. Con l'aiuto dei miei colleghi sono riuscito a dare al brand una veste "green", che mi rende ancora più orgoglioso del percorso intrapreso. L'evoluzione professionale e personale non ha intaccato i miei interessi: rimango un grande amante della musica e del mare anche se, in questo caso, sono riuscito a farlo diventare un elemento legato al mio lavoro avendo la possibilità di collaborare con atleti bravissimi che hanno fatto della tavola - da surf, da kite, da wake - la loro passione.
 
Quindi Tanti auguri CUOA, mi auguro che tu possa continuare a offrire gli strumenti che il mercato del lavoro richiede, strumenti che sono in continua evoluzione. Sono tempi veloci e complicati questi che stiamo vivendo. Per questo ti auguro di poter continuare a influire positivamente sul futuro delle persone, diffondendo un mare di competenza".
 
Alberto Bressan, Partner fondatore SEAY
 
 
 

Paola Gregori

"La prima volta che sono entrata al CUOA avevo 24 anni. Al tempo guidavo una Fiat Punto, ascoltavo tutte le canzoni di Whitney Houston e non mi perdevo una puntata della serie tv Capitol. Giravo con in tasca un cellulare Nokia e tanta voglia di libertà. Mi ero iscritta al Master perché avevo un chiaro obiettivo in mente: diventare Direttore Marketing. L'esperienza al CUOA è stata per me fondamentale. Mi ha fatto conoscere e comprendere, da vicinissimo, il mondo del lavoro nelle grandi imprese.
 
Ha rappresentato il motore della mia evoluzione professionale, che mi ha portato a diventare Direttore Generale nel settore Wine. Anche le mie passioni hanno subito un'evoluzione: ascolto musica jazz, seguo la ricerca scientifica per la sostenibilità in viticoltura e conosco a memoria tutte le stagioni di The Big Bang Theory. Soprattutto, quando stacco dal lavoro, mi cimento nella conquista di qualche vetta dolomitica. Perché le sfide continuano ad appassionarmi.
 
Tanti auguri CUOA e grazie perché spero che, come è successo con me, tu possa insegnare alle nuove generazioni la gioia della condivisione che si sprigiona in un gruppo di lavoro, per non darla vinta a questa pandemia".  
 
Paola Gregori, Direttore Generale di Vivallis S.c.a.
 
 
 

Andrea Del Chicca

"Quando mi sono iscritto al CUOA avevo 25 anni e sulla testa, ahimè, molti capelli in più. Nelle orecchie invece avevo tante canzoni, ricordo due cantanti che rispecchiavano le mie diverse anime: Jovanotti e Ligabue. Erano gli anni di canzoni come 'Certe notti', 'Penso Positivo' e 'L’ombelico del mondo'. Se da un lato infatti ci sentivamo al ‘centro del mondo’ - stavamo iniziando un percorso professionale con la forte ambizione di contribuire al successo di aziende e organizzazioni - dall’altro c’era la notte, uno spazio di riflessione e di conoscenza di noi stessi. Frequentare il Master CUOA per un anno intero è stato un passaggio davvero molto importante: venivo da una famiglia senza grandi possibilità economiche ed era forte il desiderio di riscatto sociale. Lavoravo già in banca da quattro anni (a quel tempo il sogno di ogni madre italiana per i propri figli!), ma il mio sguardo era già oltre. Se da un lato avevo il desiderio - anche un po’ idealizzato - di diventare manager, dall’altro c’era una forte motivazione, una volontà di affermare capacità e valori con il fine di costruire 'qualcosa'. 
 
Credo che la mia formazione cattolica abbia contribuito a farmi capire l’importanza del ‘bene comune’ che diventa un ‘noi’ sul piano dell’organizzazione. Usando una metafora, per me il CUOA è stato un ‘portale’ che mi ha permesso di accedere ad un’altra dimensione. Il CUOA mi ha dato anche la possibilità di incontrare persone che sono poi diventate amici, mentori e compagni di viaggio nella vita. Successivamente ho capito che non era importante la carriera quanto il “successo” personale inteso come valorizzazione dei propri talenti, in coerenza con i nostri più profondi valori. Terminato il Master CUOA, mi sono occupato di risorse umane, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità. Ho svolto il ruolo di Direttore del Personale per più di 20 anni presso importanti aziende nazionali e internazionali passando dal settore Bancario, Servizi, IT, Metalmeccanica e, oggi, Trasporti. Attualmente ricopro il ruolo di Direttore Corporate di Trenord, coordinando le aree Personale, Acquisti, IT, Legale. Oggi sono fan della crescita personale e delle possibilità che ci sono in ogni essere umano. Mi emoziona ancora costruire un ‘noi’ organizzativo; mi appassiona definire e applicare un sistema - integrato, credibile - di gestione e sviluppo delle risorse umane, capace di valorizzare le persone per poi contribuire ai successi della propria organizzazione.


Tanti auguri CUOA, ti auguro di continuare nella missione di rappresentare una possibilità, un ponte per valorizzare le risorse umane e le competenze di cui il nostro Sistema Paese ha tanto bisogno. E auguro a chi vorrà mettersi in gioco di incontrare quel CUOA che per me ha rappresentato un salto, un’opportunità di affermazione come persona e come professionista. Una nobile quanto importante. Missione, perché c’è ancora tanto da fare".

Andrea Del Chicca, Direttore Personale, Organizzazione, Welfare in Trenord



 

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