Estratto dall’intervento di Diego Campagnolo, Direttore scientifico MBA Imprenditori CUOA, Graduation Day MBA Imprenditori – 8 ottobre 2020

Il mondo di oggi è caratterizzato da forze di varia natura, tra loro interdipendenti, in grado di produrre situazioni di rottura con il passato. In questa condizione di incertezza è necessario agire con processi decisionali rapidi ma ancorati all’analisi.
In contesti incerti, la risorsa scarsa è la capacità di “dare senso” (sensemaking) a quello che accade nel contesto competitivo. È allo sviluppo di questa competenza che si devono dedicare imprenditrici e imprenditori: comprendere cosa accade e provare a tracciare una direzione. La cosa importante è farlo in modo collettivo, coinvolgendo le persone a vari livelli dell’organizzazione.

Nei momenti di incertezza non si può continuare a fare quello che si è sempre fatto nel modo in cui lo si è sempre fatto ma bisogna indirizzare gli sforzi sull’innovazione. E perché ciò avvenga bisogna attivare “connessioni lasche” ovvero aumentare il grado di responsabilizzazione e di autonomia tra le varie parti dell’organizzazione.

L’imprenditore è il nodo centrale da cui deve partire la costruzione di senso e la creazione di una cultura organizzativa che incentiva l’analisi, prima ancora dell’azione, che premia l’innovazione prima del ancora del rispetto delle regole. Attraverso una cultura orientata al sensemaking anche il cambiamento è facilitato. Le resistenze al cambiamento infatti sono tanto più probabili quanto minore è il tempo che si dedica alla costruzione di senso collettivo attorno ai trend e alle trasformazioni in atto.
Se pensiamo allo stile di Sergio Marchionne, vediamo un grande esempio di come si crea senso nelle organizzazioni, Marchionne avvertiva il senso di urgenza e sapeva guidare le persone al cambiamento incentivando l’innovazione.