Perché il Lean Management può fare la differenza in momenti di crisi e tensione del business?
14 Ottobre 2025
Il Toyota Production System, da cui trae le sue origini il Lean Management, è nato in tempi di crisi, pertanto, risulta essere un approccio adatto alla risoluzione di problemi che nascono in condizioni di emergenza.
Ogni crisi ambientale o tensione interna è un problema che richiede capacità di analisi e cambiamento. Il Lean Management si fonda su queste capacità e le sviluppa.
In particolare, l’approccio Lean ci insegna ad affrontare la realtà in modo razionale, con una forma mentis orientata al metodo scientifico, evitando di farci trasportare dall’emotività e di prendere, quindi, decisioni controproducenti nel breve-medio periodo.
Questo avviene, sia attraverso l’applicazione di tecniche finalizzate alla riduzione degli sprechi, che tramite l’acquisizione di un mindset organizzativo basato sul coinvolgimento delle persone che, di fronte alle difficoltà, agiscono in team, concentrandosi su ciò che è veramente importante (cioè a valore) e risultando perciò efficaci nel risolvere, il più velocemente possibile, le criticità dettate dall’alta variabilità dell’ambiente esterno.
Durante la crisi, alcune imprese hanno dovuto aumentare la loro capacità produttiva, mentre altre si sono fermate. Nel primo caso, il Lean è stato utile, ad esempio, nella riorganizzazione dei processi, nella revisione del layout di fabbrica e nei vari interventi legati all’aumento della sicurezza sul lavoro. Per quelle realtà che, invece, hanno subito un rallentamento del loro operato, l’approccio Lean è stato di supporto nel suggerire pratiche che consentono di focalizzarsi sul valore per il cliente, in modo da mantenere ancora più stretto il rapporto con il proprio mercato.
Tutto questo ci fa capire che in situazioni di emergenza le imprese devono impegnarsi per garantire la loro sopravvivenza. Nel breve e medio periodo, però, proprio perché le persone sono il vero valore dell’impresa, è importante investire nella formazione dei propri collaboratori. Le imprese che sopravvivono di più sono quelle che puntano l’attenzione sulle persone, mettendo a frutto il tempo “non produttivo” in attività a valore aggiunto per il futuro.