A cura di Francesco Gatto, Responsabile Centro di Competenza Finance CUOA

Interpretazione del ruolo del CFO e tipologia di proprietà/governance aziendale sono aspetti con una forte correlazione. Se consideriamo come il CFO sia, dopo l’amministratore delegato, l’unica figura aziendale ad avere una visione globale sulle attività, i risultati, i processi dell’azienda, capiamo bene come la declinazione del ruolo del CFO possa variare significativamente a seconda della tipologia di proprietà dell’azienda. Ovviamente alcuni tratti professionali sono comuni mentre altri assumono una particolare incidenza e rilevanza in base al modello proprietario e di governance aziendale.
Se consideriamo quattro distinte forme proprietarie (aziende a controllo di una famiglia imprenditoriale, aziende quotate in borsa, aziende possedute da un fondo di private equity, aziende multinazionali con una proprietà straniera) proviamo dunque ad analizzare i tratti distintivi e le peculiarità del ruolo del CFO in tali diverse tipologie di aziende.

Aziende a controllo della Famiglia Imprenditoriale

In tali contesti proprietari, il focus prevalente è sulla Continuità e sulla Tradizione e in questo senso il CFO deve spesso gestire un bilanciamento e trovare un punto di equilibrio tra innovazione e rispetto delle tradizioni familiari. Guidano le scelte gli obiettivi di lungo termine che orientano una pianificazione finanziaria concentrata sulla sostenibilità e sulla continuità generazionale. Spesso emerge una maggiore avversione al rischio, con un’attenzione particolare alla protezione del capitale.
Le relazioni personali e la fiducia giocano un ruolo fondamentale: il CFO deve quindi essere in sintonia con la famiglia proprietaria e i suoi valori. Sono quindi auspicate capacità di comprensione e di rispetto dei valori e delle tradizioni familiari, costruendo relazioni di fiducia con i membri della famiglia. Non è da meno l’abilità nel risolvere conflitti interni in modo diplomatico e costruttivo.
Anche la gestione del patrimonio familiare può richiedere attenzione da parte del CFO: oltre alla gestione finanziaria dell’azienda, il CFO può essere infatti coinvolto nella gestione del patrimonio personale della famiglia. Con riferimento a questo aspetto è importante nel comprendere bene le diverse tipologie di esigenze (impresa e famiglia imprenditoriale), tenere distinte le due sfere e suggerire scelte e percorsi tecnicamente corretti.

Azienda quotata in Borsa

La quotazione in Borsa richiede necessariamente al CFO un approccio improntato a principi di trasparenza e conformità: Il CFO deve garantire la conformità alle normative e la trasparenza nelle comunicazioni finanziarie per soddisfare gli investitori e le autorità di regolamentazione.
La gestione degli investitori richiede adeguate capacità e attitudini comunicative: è fondamentale mantenere buone relazioni con gli investitori e gli analisti finanziari, fornendo informazioni accurate e tempestive.
Pianificare strategie di crescita è quanto mai opportuno ed auspicato per un’azienda quotata: Il CFO deve supportare strategie di crescita che possano aumentare il valore delle azioni e soddisfare le aspettative del mercato. Sono quindi necessarie doti di leadership e visione strategica, al fine di guidare il team finance verso il raggiungimento degli obiettivi aziendali, mantenendo una visione strategica di lungo termine.
Da non trascurare in simili contesti la capacità di gestione dello stress: è fondamentale la capacità nel gestire la pressione e lo stress derivanti dalle aspettative del mercato e degli investitori.

Azienda posseduta da un Fondo di Private Equity

In tali contesti, date le caratteristiche e le modalità con cui operano gli attori del Private Equity, il focus prevalente può essere sui risultati a breve / medio termine: I fondi di private equity spesso cercano di massimizzare il valore in un periodo relativamente di breve / medio termine e quindi il CFO deve concentrarsi su efficienza operativa e redditività. In un’ottica di ottimizzazione delle performance, la pianificazione finanziaria è focalizzata sull’ottimizzazione delle performance operative e finanziarie per massimizzare il valore in un periodo relativamente breve.
La preparazione alla vendita può essere parte integrante del ruolo del CFO includendo anche la preparazione dell’azienda per una futura vendita o IPO (Initial Public Offering).
A livello di soft skills, il CFO deve dimostrare di essere un leader del cambiamento, capace di guidare l’azienda attraverso le trasformazioni necessarie per raggiungere gli obiettivi del fondo. Se l’orizzonte del fondo è di medio termine, il raggiungimento degli obiettivi di crescita può passare anche attraverso acquisizioni aziendali e pertanto il CFO deve saper coordinare anche processi complessi come quelli di M&A.
Possono essere inoltre determinanti le capacità di problem solving al fine di affrontare problemi complessi e trovare soluzioni innovative per migliorare l’efficienza operativa, nonché capacità di negoziazione nella gestione delle trattative con fornitori, clienti e potenziali acquirenti.
Infine, un accenno alla prospettiva temporale di un CFO in aziende con un private equity. Spesso (ma non necessariamente) la figura del CFO è designata dal private equity nel momento in cui acquista la quota proprietaria e potrebbe poi cambiare nel momento in cui dovesse subentrare, dopo alcuni anni, un nuovo fondo. Tutto ciò ci porta ad affermare che un CFO, in simili contesti proprietari, deve avere la consapevolezza che il suo mandato potrebbe essere “a termine”, con un’esperienza intensa e coinvolgente, ma potenzialmente temporanea.

Azienda multinazionale con Proprietà Straniera

Si tratta di contesti con una forte gestione della complessità: Il CFO deve gestire la complessità derivante da operazioni in diversi paesi, inclusi aspetti fiscali, normativi e culturali.
Sono necessarie spiccate capacità di coordinamento globale: è essenziale coordinare le strategie finanziarie a livello globale, garantendo coerenza e ottimizzazione delle risorse. Anche la pianificazione deve essere flessibile per adattarsi alle condizioni economiche e di mercato locali, mantenendo al contempo una visione strategica globale.
E’ evidenze come un CFO debba possedere solide competenze di negoziazione, integrazione e adattamento culturale dovendo essere sensibile alle differenze culturali e dovendo lavorare efficacemente con team internazionali.
In sintesi, abbiamo visto come la forma di governance aziendale, che definisce la struttura decisionale dell’azienda, possa effettivamente influenzare il grado di responsabilità e di indirizzo del CFO nonchè la gestione delle sue relazioni con vari stakeholder. il ruolo del CFO può quindi assumere sfaccettature differenti e cambiare notevolmente in base alla proprietà dell’azienda, richiedendo capacità di lettura organizzativa e del contesto aziendale, consapevolezze, competenze e approcci diversi per affrontare le sfide specifiche di ciascun contesto.