Premessa
Un mondo complesso è un mondo ricco di sorprese. Talvolta le sorprese si presentano come minacce, talvolta come opportunità. Di certo il mondo in cui viviamo è un mondo imprevedibile, non lineare, spesso incoerente e ambiguo. Possiede una complessità da cui non ci si può difendere, perché le reti digitali, sociali e logistiche eludono qualsiasi barriera protettiva. Né la complessità si può eliminare, riproponendo i modelli organizzativi e i metodi gestionali utilizzati con successo nel Novecento, perché questi sono sempre più usurati. Pensiamo, ad esempio, a quante riunioni, e-mail, telefonate, interventi correttivi servono per rimettere un qualsiasi processo aziendale nel corso deliberato. Eppure, il concetto di ‘processo’, benché rattoppato, ancora domina buona parte della pratica organizzativa.
Si avverte, con sempre maggiore urgenza, la necessità di rinnovare il modo di osservare e pensare il mondo in cui viviamo. Ma come? Da dove cominciare?
Perché uno Special Interest Group su Metodi e risorse del pensiero complesso
In tempi di cambiamenti radicali tutti siamo chiamati e a re-imparare ad apprendere dall’esperienza. È necessario innanzitutto ripulire lo sguardo e la mente; rimuovere le ideologie e i preconcetti che deformano l’esperienza e incanalano i ragionamenti lungo strade già battute; trasformare le conoscenze già acquisite in domande, le certezze in dubbi; disporsi a farsi istruire dal mondo e col mondo; prestare attenzione alla ricchezza dei dettagli, alla diversità degli altri e delle cose, alla vaghezza e alla ambiguità delle sensazioni, alle tensioni e alle contraddizioni che animano la vita aziendale. In altre parole, per apprendere dall’esperienza bisogna allenarsi a vedere cose nuove e a parlare un nuovo linguaggio.
Focus dello Special Interest Group
Primo focus: L’ESPERIENZA DELLA COMPLESSITÀ.
Vedremo insieme cosa significa imparare a osservare il mondo con occhio diverso, facendo leva su arte e letteratura, attraverso le Lezioni che possiamo apprendere dai grandi artisti e dai grandi scrittori. E che possiamo riproporre come esercizi nella nostra vita quotidiana. Scopriremo in cosa consiste la ricchezza dell’esperienza che è spesso nascosta dal velo delle abitudini visive e mentali.
Secondo focus: LA CONOSCENZA DELLA COMPLESSITÀ.
Il passo successivo è appropriarsi del nuovo linguaggio della scienza della complessità e imparare ad utilizzare i termini e i concetti della complessità per descrivere e analizzare la nostra esperienza personale e le situazioni in cui l’organizzazione si trova ad operare.
Il pensiero complesso ci fornisce un insieme di concetti e metodi essenziali per comprendere il mondo in cui viviamo: concetti come non-linearità, attrattore, emergence, frattale saranno presentati e discussi, mostrando la loro efficacia nella comprensione del mondo in cui viviamo.
Il pensiero complesso negli ultimi decenni ha dato luogo a esperienze concrete nel campo dell’auto-organizzazione, della co-evoluzione, dell’apprendimento organizzativo, delle strutture a rete, della leadership generativa e situazionale.
Ogni principio della complessità sarà scandagliato attraverso la presentazione di riferimenti artistici, l’illustrazione di situazioni e di casi, la condivisione di libri suggeriti, di risorse nel web, di visualizzazioni dati e simulazioni, utili ad analizzare e sperimentare la messa in pratica del nostro rapporto “esplorativo” con la complessità delle situazioni.
Terzo focus: LA PRATICA DELLA COMPLESSITÀ.
Introduciamo il concetto di Situazione, inteso come uno spazio di azione della vita sociale, con una propria logica ed una propria struttura, che si aggiunge a quelli già noti di gerarchia e struttura. Declineremo questo spazio di azione sia a livello individuale che organizzativo. È nostra convinzione che nelle situazioni si incontrano le sfide della complessità e si esercita la capacità di fronteggiare le sfide di un mondo complesso mediante un pensiero complesso.
Le attività dello Special Interest Group hanno lo scopo di generare, attraverso il dialogo tra i partecipanti della Cuoa Complexity Community, nuova conoscenza emergente su esperienza, conoscenza e pratica della complessità.
Promotori: Giuseppe Zollo e Massimo Conte