a cura di Nicolò Zaffonato, COO EL.CO. SrL., Alumno Master in Lean Management 18^ edizione
La mia storia professionale è iniziata qualche anno fa quando, a seguito della laurea in ingegneria, pensavo di avere acquisito tutte le competenze necessarie per poter entrare nel mondo del lavoro. Dopo avere avuto l’opportunità di applicare quanto studiato, all’interno di aziende e startup che affrontavano o applicavano concetti riguardanti la metodologia Lean, ho scelto di affrontare una sfida importante: entrare in azienda di mio padre per portare avanti quello che lui e gli altri due soci hanno creato.
Dopo un paio di mesi, per aumentare ulteriormente le mie conoscenze, ho deciso di iscrivermi al Master in Lean Management CUOA per acquisire tecniche e competenze pratiche che mi permettessero di iniziare un percorso di Lean Transformation, mettendo in pratica concetti frammentati che avevo acquisito nelle mie esperienze precedenti.
Perché proprio un Master in Lean Management? O meglio, perché NON fare un Master in Lean Management? Questo percorso non è solo finalizzato ad acquisire conoscenze di tipo tecnico, ma è utile alla propria crescita personale e culturale sui temi lean. Ciò che si impara, fin dall’inizio, è come gestire meglio i rapporti con le persone, migliorando la capacità di esprimersi in pubblico, ma soprattutto imparando ad ascoltare e a coinvolgere i propri collaboratori nelle attività quotidiane. Saper comunicare correttamente, cioè sapere quando dire le cose, dove dirle, in che modo dirle, specificando “il perché” dirle è forse, la cosa più importante.
Imparare a condividere perché vengono fatte determinate scelte è fondamentale, senza quel “perché” non si riesce a portare bordo le persone e, di conseguenza, la strada del cambiamento si fa tutta in salita. Quello che mi sento di affermare è che la sfida più impegnativa, ma che da più soddisfazione, è coinvolgere le persone e fare in modo che si instauri con loro un rapporto di fiducia. Non ci sono una ricetta “magica” o dei passi precisi da seguire. Quello che si può fare è ascoltare, con umiltà, le persone per comprendere assieme i problemi e trovare il modo per risolverli.
Dopo avere concluso il Master mi sono chiesto: “E adesso, da dove inizio?” Non essendoci neanche qui un unico modo giusto di procedere, ho deciso di iniziare con alcuni interventi di formazione dedicando 4 ore alla settimana per trasmettere i concetti e i valori del lean management all’interno della mia azienda. Ho scelto di partire dalle figure di maggiore responsabilità perché, con il loro appoggio, non mi sarei più sentito da solo nel processo di diffusione della cultura lean. Abbiamo creato il programma EPS (ELCO Production System), in modo da garantire costante formazione e miglioramento continuo, attraverso la responsabilizzazione delle persone presenti in azienda. Successivamente, mi sono messo alla prova lavorando in produzione, a fianco degli operatori, per sperimentare con loro i concetti appresi. Soprattutto, ho cercato di dare l’esempio per creare la giusta fiducia tra le persone. I primi cantieri che ho attivato riguardavano la tecnica 5S, gli standard work, il kanban e il milk run per migliorare la gestione dei fornitori. La sperimentazione è durata 3 mesi e, in pieno stile lean, si è trattato di provare, sbagliare, aggiustare, migliorare senza fare grandi progetti, ma concentrandosi su aree circoscritte per dimostrare, con i fatti, i miglioramenti raggiunti da replicare in altri contesti.
Concludo la mia testimonianza citando il titolo di questo contributo “Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto”. Questa frase è per me la stella polare. Introdurre la cultura lean è possibile, indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda. Le resistenze al cambiamento sono una costante, ma non per questo bisogna rinunciare. Ciò che è importante è tenere salda l’attenzione nei confronti della meta, trovando poi il modo per raggiungerla assieme. Nessuno può essere obbligato a cambiare, ma dimostrare che il cambiamento porta dei benefici è sicuramente un modo utile per motivare le persone a percorrere nuove strade. Per migliorare bisogna cambiare e se vuoi ottenere qualcosa di nuovo, se vuoi fare meglio di come si sta già facendo, è necessario fare qualcosa che non è mai stato fatto prima.